Hai mai pensato al fatto che ogni volta che fotografiamo la Via Lattea facciamo un vero e proprio viaggio nel tempo? La distanza delle stelle fotografate è talmente grande che la luce che queste emettono impiega anche decine di migliaia di anni ad arrivare fino a noi! In altre parole, il sensore della nostra macchina fotografica cattura la luce emessa un sacco di anni fa! Questo equivale a vedere oggi qualcosa che potrebbe non esserci più o che potrebbe essere diverso da come lo vediamo!
Anche questo è uno degli aspetti affascinanti della fotografia notturna!
Se sei appassionato di fotografia notturna, ti invito a guardare anche quest’altra mia fotografia:
Ecco il link al relativo post: https://wp.me/p7gKwq-1VA
Uno dei soggetti che più apprezzo in montagna sono le piccole baite di legno che si trovano vicino ai pendii, vecchi fienili o depositi, costruite con legno ormai antico e all’apparenza fragile. Il loro aspetto si abbina perfettamente al paesaggio montano.
Alla ricerca di una composizione inedita per fotografare la Via Lattea, abbiamo scelto come soggetto queste due baite.
Le fotografie di questo tipo hanno uno studio della composizione basato sulla posizione della Via Lattea nel cielo durante la notte. Il suo allineamento con gli oggetti inquadrati va studiato prima di scattare la fotografia ed è fondamentale per la composizione.
Tutti questi aspetti sono stati trattati durante il corso e sono la base per poter creare delle fotografie d’impatto.
Per questo scatto abbiamo realizzato un’esposizione notturna molto lunga, mentre la Via Lattea è stata fotografata montando la fotocamera su un astro inseguitore opportunamente allineato.
Questo è solo uno dei modi per fotografare le stelle, ce ne sono molti altri!
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