Buzludzha – the visitor

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Buzludzha è un anfiteatro/monumento bulgaro. Commissionato dal partito socialista nazionale negli anni 70. Ideato per essere un anfiteatro per le riunioni del partito. Voluto, come molti altri monumenti ideologici del tempo, per rappresentare e simboleggiare la potenza e la forza del regime. Fu pagato con i soldi della popolazione bulgara che venne “invitata” a finanziarne la costruzione. Fra le varie forme di finanziamento si pensò di far appositamente stampare dei francobolli.

Progettato dall’architetto Georgi Stoilov, autore anche di un altro monumento idologico bulgaro: Beklemeto.

Buzludzha ha un corridoio interno maggiore (dove si trovano le finestre che danno verso l’esterno) dal diametro di 60m. Per comprenderne le dimensioni, il Pantheon di Roma internamente misura 40 metri.

I lavori iniziarono nel 1974 e il monumento venne inaugurato il 23 agosto del 1981. Venne abbandonato e messo in disuso alcuni anni dopo il 1989 in seguito alla caduta del muro di Berlino e al conseguente crollo di tutti i partiti socialisti/comunisti dei paesi dell’est.

Il suo attuale stato di degrado è il frutto di un processo di depredazione e distruzione iniziato fin dagli anni 1995/1996 nato dal senso di rivalsa e disperazione della popolazione che, spinta dalla povertà degli anni successivi alla caduta del comunismo, assaltò il monumento con l’idea di andare a riprendersi ciò che ognuno di loro era stato costretto a donare o semplicemente spinto dal senso di vendetta e sfogo contro quello che era diventato il simbolo di un regime ormai sparito.

Costruito dalla gente e distrutto dalla gente. Iconico, in tal senso, è il messaggio che qualcuno ha scritto in tempi recenti sopra l’ingresso principale (oggi cancellato): “Forget your past” (Dimentica il tuo passato).

Buzludzha è considerato oggi uno dei luoghi abbandonati più famosi a livello mondiale. L’esplosione della cosiddetta “urban exploration” e l’effettivo fascino legato alla sua storia proiettano l’intera struttura (che internamente è molto ampia considerando i sotterranei e la torre con la stella di rubino) a ritrovarsi in classifiche di popolarità vicino a posti come Pripyat (città Ucraina abbandonata dopo il disastro di Chernobil).

Attualmente la zona è presidiata h24 da agenti di sicurezza che sorvegliano la struttura e cercano di far rispettare i divieti d’ingresso. In passato tali divieti non c’erano e fino al 2011/2012 vi si accedeva direttamente dalla porta principale. In seguito, con l’aumentare della popolarità e con il peggiorare delle condizioni della struttura, sono stati introdotti divieti per assicurare l’incolumità dei visitatori.

Buzludzha appare come un luogo abbandonato e smembrato, un edificio pericolante e decadente, spaventosamente ricco di storia passata e presente. Un posto che affascina moltissime persone e che crea ampio dibattito fra le istituzioni e la gente locale. Viene perennemente e letteralmente preso d’assalto dai turisti e dai curiosi, che pur di riuscire a visitarlo internamente, violano i divieti d’accesso sfondando muri di cemento e segando sbarre di ferro per aprire varchi improvvisati.

Ho visitato parecchie volte questo luogo e lo considero uno dei posti da non perdere se ti piacciono le vecchie strutture comuniste/socialiste abbandonate. Approfondire la storia di questo posto e la storia del passato e del presente della Bulgaria, cercando di comprendere i motivi per cui oggi questa meraviglia architettonica sia ridotta così, renderà sicuramente molto più interessante ed affascinante la tua visita! Per fare questo ti consiglio di vedere questo video sottotitolato in inglese (di NovaTV) di una recente visita dell’architetto Georgi Stoilov al monumento e intervista al fotografo Bedros Azinyan, con molte immagini della costruzione.

Altre immagini sul mio sito scattate in questo fantastico posto

Video che ho realizzato qualche anno fa quando entrai all’interno:

Immagini degli anni 80 stampate su un libretto originale:InterniOriginali2InterniOriginali1

Oggi, dicembre 2020, possiamo aggiungere a questo post un’informazione in più. Un progetto chiamato “BUZLUDZHA PROJECT” organizzato da molti volontari specializzati, si sta prendendo cura di questa struttura. I preziosi mosaici che per anni sono stati depredati e rovinati irrimediabilmente, hanno potuto avere a che fare, per la prima volta dopo tanti anni, con “mani amiche” che si stanno prendendo carico di preservarne la loro bellezza e storia. Vi invito quindi a visitare la loro pagina internet e Facebook!

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