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Quest’immagine è stata scattata in prossimità del laghetto della Baita Segantini.
Per questo scatto ho utilizzato la modalità Lab applicando per la bilanciatura dei colori delle maschere di livello particolari che vanno oltre alle classiche maschere di luminosità!
Se vuoi conoscere le tecniche utilizzate per questo scatto, non esitare a scrivermi a info@guerrinistefano.com: sono a tua disposizione per servizi fotografici, corsi pratici e veloci finalizzati alle tue esigenze da organizzare nel luogo di questa immagine o in altri fantastici posti!
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Storia di questo posto: in questo luogo visse da eremita per 35 anni Alfredo Paluselli: alpinista e fondatore della prima scuola di sci delle Dolomiti. Nel 1936 scelse questo posto per costruire il suo piccolo rifugio (oggi Baita Segantini). Costruì anche la strada per raggiungerlo e il lago. Quest’ultimo, situato proprio sotto la Baita, venne creato deviando un corso d’acqua.
La posizione di questo rifugio è molto scenografica, si trova a ridosso delle Pale di San Martino, nei pressi del passo Rolle. Sulla destra una delle vette più fotografate della regione, il Cimon della Pala (3184 metri). Soprannominato anche il Cervino del Trentino per via della sua particolare conformazione che ricorda proprio quella del massiccio valdostano!
La cima subito a sinistra, ovvero cima Vezzana, raggiunge i 3192m. Terza in ordine di altezza, sulla sinistra, cima Bureloni (3130m).
Versione invernale, suggerimenti fotografici e indicazioni per arrivare in questo posto.
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