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Sassolungo e Sassopiatto visti al tramonto dalla parte dell’Alpe di Siusi.
Come raggiungere questo posto: vedi indicazioni scritte in questo articolo
Inquadratura e consigli fotografici: ho cercato di dare simmetria componendo l’immagine in maniera d’avere la V della forcella del massiccio del Sassolungo al centro e le cime illuminate dalla luce del tramonto simmetriche tra loro. Per fare questo mi son dovuto spostare lungo il sentiero fino ad arrivare nel punto più favorevole.
Una delle cose che impreziosiscono la foto paesaggistica è la presenza di un soggetto umano, il mio suggerimento è di cercare sempre di avere qualcuno nella vostra inquadratura. Nel mio caso ho la fortuna di essere sempre con compagni di viaggio molto pazienti e disponibili. 🙂 In mancanza di questo dovrete arrangiarvi sfruttando inquadrature con qualcuno che passa da lontano, basta anche un animale o un gruppo di amici che passeggiano.
L’occhio dell’osservatore è colpito subito dalla parte più luminosa dell’immagine e da quel punto si muove a destra e sinistra per “scrutare” l’immagine nel suo complesso iniziando a cercare un soggetto. Nell’immagine il soggetto guarda verso le montagne per dare continuità e profondità allo sguardo dell’osservatore che, riconosciuta la sagoma di una persona, dal basso dell’inquadratura risale verso la parte più luminosa dell’immagine.
L’immagine, avendo un aspetto scuro, andrebbe osservata su un browser o un programma con sfondo nero e non bianco, altrimenti appare troppo sottoesposta. Con sfondo bianco il nostro occhio con difficoltà riuscirà a distinguere le sfumature più scure e tutta la parte perimetrale dell’immagine apparirà perlopiù nera e piatta. Per rendersene conto basta fare un piccolo esperimento aggiungendo una cornice prima bianca e poi nera all’immagine. Provate ad osservare la zona in basso a sinistra. Nonostante l’immagine sia sempre la stessa, non vi sembra che quella zona appaia in maniera diversa a seconda del colore della cornice?


Cenni sull’elaborazione: per quest’immagine sono partito da 3 esposizioni fatte in sequenza, scattate in RAW. La prima con giusta esposizione, la seconda sovraesposta e la terza sottoesposta. Questo è necessario data la presenza di zone molto scure ed altre molto chiare. Non è ovviamente l’unico modo di fotografare in questi casi. Ho eseguito una miriade di interventi cercando di evidenziare in particolare l’ombra del Sassopiatto (sulla destra) proiettata sul Sassolungo (sulla sinistra), la luce del tramonto e quella della valle.
Uno degli aspetti a cui porre attenzione sono gli aloni delle zone ad alto contrasto. In questo caso la linea delle cime delle montagne tende a soffrire di questo difetto che va corretto nella maniera più pulita possibile:


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