Test: Leofoto. Treppiede LN-364C, testa a sfera LH-55

Test fluidità con e senza frizione:

Si vogliono mettere a confronto la LH-55 e la 468mgrc4 per fluidità di movimento in piccoli movimenti orizzontali e verticali con e senza frizione, montando in posizione bilanciata un 300 f4 IS L con moltiplicatore 1.4x su 6d mantenendo l’IS disattivato.

Sequenza di test:

  • Si parte da una posizione centrale con sfera completamente libera e frizione completamente libera;
  • Si verifica che in questa situazione il blocco lente-corpo sia in equilibrio se lasciato libero;
  • Si compiono dei movimenti a destra e a sinistra per valutare la fluidità di movimento a serraggi tutti laschi;
  • Si riporta l’inquadratura in centro e si regola la frizione in maniera tale da assicurare una posizione di equilibrio anche spostando in avanti e indietro l’inquadratura;
  • Trovato la chiusura adatta per la frizione, si passa a fare un nuovo movimento di panning verso destra e poi verso sinistra per valutare la fluidità con frizione inserita.

I movimenti dell’inquadratura durante il test sono fatti tenendo la fotocamera con una mano sola in corrispondenza della sua impugnatura. Una situazione quindi abbastanza svantaggiosa, ma in ogni caso comune ai due test delle due teste provate e quindi indicativa delle differenze di comportamento fra queste.

La testa 468mgrc4 si comporta molto bene in questo test. L’utilizzo della frizione permette di mantenere movimenti fluidi e molto precisi. La sensazione è che ci sia una fluidità superiore rispetto a quanto si abbia con la Leofoto.

Con l’LH-55 ho avuto (sull’esemplare in mio possesso) infatti la sensazione che la sfera non fosse mai del tutto libera di muoversi nemmeno a serraggio completamente lasco e con frizione portata a valore zero. Almeno non come quanto si avverte con la 468mgrc4.

Probabilmente il fatto che abbia utilizzato una lente non troppo pesante (Canon 6d con 300mm f/4 IS L e moltiplicatore 1.4x II) e che la sfera abbia un diametro maggiore (55mm contro i 35mm della 468mgrc4) e quindi anche una superficie maggiore costantemente in contatto con i meccanismi/strati di serraggio, porta ad avere una resistenza allo spostamento superiore rispetto a quanto si ottenga con la 468mgrc4. Va ricordato infatti che la portata della LH-55 è di ben 25kg! Utilizzando una lente come un 500mm f/4 è probabile che si avrebbe un comportamento diverso.

Una volta inquadrato il foglio di test, mantenuto tutto aperto il meccanismo di serraggio della sfera, con la LH-55 si può addirittura lasciare libera la macchina fotografica senza avere movimenti di sorta. Ovviamente quella è una posizione precaria, ma pur sempre d’equilibrio. Anche provando a spostarla leggermente in avanti si ha la stessa situazione di equilibrio. Questa situazione non si presenta con la 468mgrc4. Appena si lascia libera la macchina fotografica questa si sposta e se non la si afferra cade lateralmente fermandosi poi ruotata lateralmente di 90 gradi.

Tale resistenza, a mio avviso, si ripercuote negativamente sulla fluidità anche quando la sfera dell’LH-55 è mantenuta completamente libera. Il movimento sembra leggermente più scattoso e all’apparenza meno fluido di quello della testa Manfrotto 468mgrc4 che appare più libera! La leggera resistenza al movimento porta inevitabilmente a dover aumentare la forza per mantenere la spinta e di conseguenza si hanno continui “strappi” e movimenti non costanti e poco fluidi. Stessa sensazione si ha quando si va ad agire sulla frizione, anche se il movimento diventa più controllato e frenato.

La sequenza di test è stata filmata, i video sono stati caricati su Youtube e sono disponibili cliccando sulle immagini qui sotto:

Leofoto-LH-55-by-Guerrini-StefanoManfrotto-488mgrc4-by-Guerrini-Stefano

Riguardo la frizione ho trovato quella della Manfrotto 468mgrc4 migliore rispetto a quella della Leofoto LH-55, almeno nel mio caso osservato e con gli esemplari di teste in mio possesso.

Come si vede chiaramente nei video qui sopra, la Manfrotto ha un meccanismo a scatti che permette un dosaggio preciso e discreto della frizione che interviene poco alla volta lasciando sempre alla sfera la possibilità di muoversi in maniera fluida.

Il meccanismo della Leofoto è invece a vite continua. La frizione della LH-55 non migliora la sensazione di fluidità nell’utilizzo della testa. Si ha una scala graduata da 0 a 9, ma la frizione inizia a frenare il movimento solo dalla posizione 5 in poi, andando a bloccare la testa già dalla posizione 7/8 se caricata con un 300mmf/4 con moltiplicatore 1.4 e corpo 6d.

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