TEST DI CARICO: il test di carico è pensato per osservare la resistenza della testa e del cavalletto alla flessione quando questi vengono messi sotto sforzo da un determinato peso.
Teste e i cavalletti hanno genericamente una portata espressa in kg che rappresenta uno dei tanti parametri di scelta in fase d’acquisto e il principale per valutarne solidità e resistenza. Quindi la portata dichiarata dai costruttori differenzia e caratterizza cavalletti e teste.
Questo test invece parte da un approccio opposto: dato un peso prestabilito, quanta flessione questo riesce ad imprimere su cavalletto e testa?
Per minimizzare gli errori di misura, si deve fare in modo che il peso vada a gravare solamente sulla testa provata e non su un eventuale supporto su cui è montata la macchina fotografica. Questo perché altrimenti la flessione dello stesso supporto andrebbe ad influire sulla misura della flessione della testa. Ecco quindi che si è pensato di utilizzare una morsa in ferro fissata direttamente sulla piastra superiore della testa provata (che normalmente è fissata sotto la macchina fotografica). Sopra tale piastra, per misurarne il movimento, si è avvitata una testa “di supporto” alla quale è agganciata la macchina fotografica.
Il peso utilizzato per questo test è di 5kg. L’accorgimento preso è che la distanza fra il centro della sfera testata e il punto di aggancio dei 5kg (braccio) sia la stessa quando si va a cambiare la testa a sfera provata. Si è scelto una distanza pari a 11cm. Questo è fondamentale per avere la stessa forza applicata durante i vari test.
Se il braccio fosse diverso allora il test non sarebbe attendibile. Per chi non avesse afferrato al volo il concetto, basti pensare alla testa a sfera come ai cardini della porta di casa, al peso di 5kg come alla spinta che devo imprimere alla porta per aprirla e al braccio come alla distanza fra i cardini e il punto dove appoggio la mia mano per spingere la porta. Se apro la porta spingendola stando a 10cm oppure a 70cm dai cardini, posso ben capire che lo sforzo necessario per aprire la porta sia molto diverso.
Il cavalletto appoggia su un pavimento di piastrelle antiscivolo in maniera da permettere ai gommini in fondo ad ogni gamba d’aderire bene al terreno senza scivolare. Viene aperto allungando tutte le sezioni di ogni gamba con queste nella prima posizione (25 gradi) rispetto alla verticale.
Sequenza di test:
- allineamento fra direzione inquadrata e punto di aggancio del peso, in maniera da avere un movimento il più possibile verticale dell’immagine inquadrata;
- serraggio della testa;
- messa a fuoco sul foglio di carta. Passaggio a messa a fuoco manuale. Prima fotografia con autoscatto di 10 secondi;
- Aggancio del peso alla morsa ad una distanza dal centro della sfera pari a 11cm
- Seconda fotografia con autoscatto di 10 secondi.
Immagine esemplificativa utilizzata per ricavare i dati:
I risultati dei vari test sono riportati nel seguente diagramma comparativo che caso per caso indica lo spostamento in pixel sul piano xy inquadrato:
Gli stessi dati sono stati trasformati in percentuali riferite al caso migliore e riportati nel seguente diagramma:
Dai dati del test è evidente quale sia il contributo fornito sia dal treppiede sia dalla testa utilizzata.
La sola LH-55 è in grado di dimezzare lo spostamento dovuto ad un carico di 5kg nel caso la si monti sul cavalletto LN-364C al posto di una vecchia Manfrotto 488rc4.
Altrettanto importante appare il contributo dato dalla scelta del cavalletto. Un cavalletto in carbonio assicura la minor deformazione e quindi il miglior risultato.
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